In Estonia si rafforzano le capacità di cyber defence, razionalizzando le strutture che se ne occupano. Il ministero della Difesa di Tallinn ha annunciato che fonderà i suoi dipartimenti di Cyber Policy e Information Technology (IT) in uno unico.
Inoltre, sta pensando di riorganizzare il Comando di Supporto delle Forze di Difesa Estoni (EDF), affidandogli il controllo sui salati. Questo al momento è di competenza dell’ufficio del personale del ministero. I provvedimenti sono stati approvati dal governo su proposta del dicastero, che vuole infine trasformare il dipartimento di audit interno in uno che si occupi del controllo anche in esterno, se necessario, e dello sviluppo. Le novità entreranno formalmente in vigore il 1 gennaio 2018 e sono rivolte a massimizzare le capacità di difesa e di risposta soprattutto contro azioni di cyberwarfare, condotte da attori a livello nazioni.
L’obiettivo delle misure è razionalizzare lo sviluppo della cyber defence di Tallinn, riducendo i rischi di intrusione esterna
L’obiettivo del ministero della Difesa di Tallinn è nel primo caso affidare a un’unica struttura la gestione delle politiche di cyber defence a livello governativo. Allo stesso tempo, garantire l’erogazione di servizi IT e di comunicazioni a tutta l’infrastruttura istituzionale e militare nazionale in Estonia. Nel secondo, invece, si punta a razionalizzare la gestione dei salari per ridurre possibili casi di corruzione. Questi, infatti, potrebbero essere sfruttati da un paese ostile per ottenere illecitamente informazioni e dati sensibili. Nel terzo, infine, si lavorerà per migliorare sia i sistemi di verifica contro malversazioni sia per massimizzare lo sviluppo di nuovi sistemi e contromisure. Soprattutto a livello informatico e IT.
In Estonia è già presente il CCDCOE della NATO, ma Tallinn vuole incrementare cyber difese proprie
Dopo il maxi cyber attacco del 2007, Tallinn sta puntando molto sulla sicurezza informatica e si è affidato alla NATO per essere protetto. Tanto che in Estonia è stato istituito il Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence (CCDCOE) dell’Alleanza, che sovrintende a tutta l’attività nel cyberspazio legata al Blocco. Il paese baltico, però, parallelamente ha avviato un cammino per sviluppare le sue proprie cyber difese. In questo contesto, le nuove misure stabilite sono nate nell’ottica di razionalizzare gli sforzi e massimizzarne l’efficienza e l’efficacia.