Il testo del messaggio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, inviato alla terza edizione di Cybersec2024, la Conferenza internazionale promossa ed organizzata dal nostro quotidiano, che si sta svolgendo al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
“In anni recenti, la crescente presenza e complessità delle minacce informatiche ha fatto sì che il cyberspazio fosse considerato, nel settore della Difesa, un nuovo dominio operativo, al pari dei domini terrestre, marittimo, aereo e spaziale”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota letta al CyberSec2024.
“Di fronte alle insidie, i Paesi più avanzati hanno incrementato gli sforzi per rafforzare le proprie strutture di cybersecurity, le proprie capacità di resilienza. La difesa italiana, da parte sua, sta potenziando la digitalizzazione e aggiornando i suoi modelli operativi per garantire la sicurezza al massimo grado – prosegue – Questo include l’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, i servizi cloud evoluti, le info-strutture spaziali, fino ai nuovi standard di cifratura a protezione delle informazioni. Investire nella formazione di professionalità con specifiche competenze nel settore cyber è, oggi come oggi, essenziale”.
Crosetto nel messaggio sottolinea che “sono molte le iniziative per attrarre le migliori competenze a supporto dell’ecosistema difesa: tra queste, la realizzazione di una ‘riserva cyber’ che possa coinvolgere anche professionalità del mondo privato, da attivare in caso di crisi, a supporto delle capacità esprimibili della difesa. L’intelligenza artificiale rappresenta quindi una priorità per il governo italiano, soprattutto per contrastare il potenziale uso improprio da parte di organizzazioni con finalità ostili, tra le quali quelle di matrice terroristica e criminale”.
“Uno degli obiettivi più complessi – conclude – è quello di trovare un equilibrio tra sicurezza e difesa dei diritti puntando su governance multilaterali e regolamentazioni etiche. A partire dalla collaborazione con l’Unione Europea per l’approvazione dell’Artificial intelligence act: strumento utile a stabilire principi di gestione dell’Ia che assicurino il pieno controllo umano, senza compromettere le opportunità di sviluppo”.