L’intervento di Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Cyebrsec 2024 – la Cybersecurity nell’era dell’AI di Roma sui temi della geopolitica, dell’innovazione tecnologica e delle minacce informatiche in uno scenario internazionale sempre più critico.
Viviamo in tempi di gravi e profonde tensioni politiche ed economiche che attraversano come una grande unica faglia tutto il mondo. Lo schema a blocchi domina lo scenario mondiale e tutti i Paesi sono chiamati a schierarsi. Quasi una riedizione della vecchia Guerra Fredda, che vedeva le grandi potenze contrapposte sfidarsi sempre sull’orlo di uno scontro armato di proporzioni inimmaginabili.
Tensioni geopolitiche sempre più minacciose, quindi, in cui anche lo scontro militare si è evoluto in guerra ibrida, dove l’avversario si colpisce non solo con armi convenzionali, ma anche con tecnologie informatiche sempre più avanzate e in grado di causare danni consistenti alle infrastrutture strategiche dell’avversario.
Su queste delicate tematiche politiche e relative alla Difesa di un Paese è intervenuto al Cybersec 2024 – la Cybersecurity nell’era dell’AI al Palazzo delle Esposizioni di Roma il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.
“Siamo di fronte ad una grave crisi internazionale legata all’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina. Il nostro sostegno a Kiev è necessario per ribadire la superiorità del diritto e dell’autodeterminazione dei popoli sulle ambizioni di un singolo Stato.
L’azione militare russa non è accettabile, come non è accettabile l’aggressione di Hamas a Israele, da cui consegue l’attuale operazione a Gaza. Il mondo si sta schierando tra blocchi. Lo scenario che si apre è di estremo pericolo per la sicurezza nazionale di numerosi Paesi. Si amplificano le minacce simmetriche e asimmetriche, in cui ricade anche la tenuta economia di tutte le economie”, ha dichiarato Cirielli.
“Nel contesto geopolitico attuale la combinazione della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale amplia a dismisura la possibilità delle minacce, non solo legate alla minaccia militare in sè ma anche quelle di tipo economico. La difesa dei nostri interessi tecnologici ed economici costituisce un elemento centrale della nostra difesa globale. Il fatto che i sistemi totalitari hanno lanciato una sfida più che sistemica ai Paesi democratici non significa che dobbiamo chiuderci a riccio ma dobbiamo cercare di fare sempre più squadra. Il tema della difesa e della sicurezza rappresenta un investimento fortissimo dal punto di vista delle implicazioni economiche. Finchè l’Occidente mantiene un saldo primato tecnologico ha una deterrenza per evitare guerre generalizzate. In questo quadro – ha precisato Cirielli – l’interesse dell’Italia è governare il fenomeno attraverso una regolamentazione basata su principi che mantengano i diritti umani sempre al centro“.
“La difesa dei nostri interessi, tecnologici ed economici, rappresenta un elemento centrale della nostra politica globale” e dal momento che “con i nostri alleati dell’Unione Europea, del G7, della Nato condividiamo in maniera profonda dei valori di democrazia e dello stato di diritto, in queste istituzioni bisogna cercare di fare ancora più squadra. Non è sempre facile. Sappiamo che spesso abbiamo divergenze di vedute con i nostri alleati. Spesso qualche alleato è più spregiudicato, magari il primo che ci fa concorrenza anche subito dal punto di vista tecnologico ed economico. Però dobbiamo avere l’intelligenza la capacità di avere uno sguardo globale“, ha affermato Cirielli.
“Noi siamo alleati degli Stati Uniti perché crediamo nel diritto internazionale e in principi democratici ben saldi. La democrazia non è un sistema perfetto, ma come diceva Winston Churchill, storico Premier britannico durante la Seconda guerra mondiale, è il miglior modello di governo possibile nonostante tutti i suoi limiti. I sistemi totalitari hanno lanciato una sfida ai Paesi democratici. Non vogliamo un mondo di guerre e dobbiamo tenere sempre aperta la porta del dialogo.
A livello di minacce informatiche, la cybersecurity è un tema centrale su cui bisogna lavorare con maggiore impegno. La cybersecurity è un tema di governance. In Giappone il G7 ha avuto una sessione dedicata all’intelligenza artificiale e lo stesso sarà sotto la presidenza italiana. La Farnesina ha preso l’impegno di governare anche l’innovazione tecnologica per lavorare secondo un modello italiano da condividere con gli alleati. Abbiamo una grande capacità diplomatica e siamo gli unici che riusciamo a dialogare sempre con tutti, anche chi oggi è avversario, come la Russia”, ha proseguito il vice ministro.