L’intervento del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una lettera inviata in occasione di “CyberSec2023 – Nuovi Domìni, Guerre Ibride e Cooperazione”, la seconda edizione della Conferenza internazionale promossa ed organizzata dal nostro quotidiano.
“Credo profondamente nell’esigenza di ‘fare sistema’, per mettere a disposizione dell’Italia il meglio delle tecnologie e delle intelligenze: cosa tanto più necessaria in ambiti come questo, ad elevato tasso di conoscenza. L’Italia, in questa fase, è tra i protagonisti di una riorganizzazione che coinvolge tutte le maggiori Nazioni della Nato, con l’obiettivo di adeguare lo strumento militare alle nuove minacce. Il dominio cyber è al centro di questa riorganizzazione”.
Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una lettera inviata in occasione di “CyberSec2023 – Nuovi Domìni, Guerre Ibride e Cooperazione”, la seconda edizione della Conferenza internazionale promossa ed organizzata dal nostro quotidiano.
“In questo senso, a livello politico-militare nazionale, è già stato avviato un significativo processo di rinnovamento – continua – Mi riferisco, per esempio, alla costituzione del Comando per le Operazioni di Rete (Cor)”.
“La Difesa sta inoltre prestando la massima cura all’addestramento degli operatori, alla nazionalizzazione delle strutture, alla creazione di un ambiente industriale e di ricerca che agevoli l’autonomia strategica di settore – conclude – Personalmente, mi sono posto l’ulteriore obiettivo di promuovere una ridefinizione del quadro normativo di riferimento, per far sì che la componente tecnica trovi nelle leggi non un freno, ma un incentivo aggiuntivo al perfezionamento in atto. Resta ancora tanto da fare, ovviamente. Continuare a essere una Nazione di punta, del resto, esige questo: non sedersi sugli allori, ma lavorare alla realizzazione dei prossimi traguardi”.
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