È l’allarme lanciato dal Segretario Generale dell’Interpol Jurgen Stock, durante la 90a Assemblea Generale dell’Interpol, in programma dal 18 al 21 ottobre a Nuova Delhi, in India.
“Il costo globale della criminalità informatica raggiungerà i 10,5 trilioni di dollari entro il 2025”.
È l’allarme lanciato dal Segretario Generale dell’Interpol Jurgen Stock, durante la 90a Assemblea Generale dell’Interpol, in programma dal 18 al 21 ottobre a Nuova Delhi, in India.
Stock ha affermato che le reti della criminalità organizzata stanno guadagnando miliardi di dollari e che il fatto che meno dell’1% dei flussi finanziari illeciti globali sia stato intercettato e recuperato dovrebbe essere motivo di maggiore preoccupazione per tutti.
“Il nostro Rapporto sulle tendenze del crimine globale ha anche evidenziato il massiccio aumento dello sfruttamento e dell’abuso sessuale dei minori online, cifre che sono destinate ad aumentare. Sappiamo che la criminalità informatica e gli abusi sui minori online sono significativamente sotto denunciati, spesso perché le vittime si vergognano, il che significa che le cifre che vediamo sono solo la punta dell’iceberg”, ha dichiarato Stock. “Le forze di polizia di tutto il mondo sono sommerse dai dati e troppo spesso non hanno la capacità di gestire la mole di casi, per cui l’Interpol si trova in una posizione unica per fornire il supporto necessario”.
La 90esima assemblea dell’Interpol a Nuova Deli
L’assemblea generale, della durata di quattro giorni, vedrà la partecipazione delle delegazioni di 195 membri dell’Interpol, tra cui ministri, capi della polizia, capi degli uffici centrali nazionali e alti funzionari di polizia.
L’Assemblea generale è il supremo organo di governo dell’Interpol e si riunisce una volta all’anno per prendere decisioni chiave relative al suo funzionamento. Il segretario generale ha inoltre affermato che l’Interpol ha sviluppato il suo meccanismo globale di blocco dei pagamenti, il Protocollo di Risposta Rapida Antiriciclaggio, che solo negli ultimi 10 mesi ha aiutato i membri a recuperare più di 60 milioni di dollari americani di proventi criminali provenienti da frodi informatiche.
Cybercrime, nel 2021 a livello mondiale stimati danni pari a 4 volte il PIL italiano
Secondo l’ultimo Rapporto Clusit 2022, nel 2021 a livello globale sono stati registrati 2.049 cyber attacchi gravi: si tratta di un aumento che sfiora il 10% rispetto all’anno precedente, per una media mensile di 171 attacchi, il valore più elevato mai registrato, anche a fronte di normative ormai consolidate, quali il Regolamento GDPR e la Direttiva NIS.
Gli attacchi classificati dai ricercatori si sono verificati nel 45% dei casi ancora nel continente americano (in calo del 2% rispetto al 2020).
Sono invece cresciuti gli attacchi verso l’Europa, che superano un quinto del totale (21%, +5% rispetto all’anno precedente), e verso l’Asia (12%, +2% rispetto al 2020). Resta sostanzialmente invariata la situazione degli attacchi verso Oceania (2%) e Africa (1%).
Sono invece in diminuzione gli attacchi verso location multiple, che costituiscono il 19% del totale (-5% rispetto al 2020).
In italia
Fastweb presenta all’interno del Rapporto Clusit l’analisi dei fenomeni più rilevanti elaborata dal proprio Security Operations Center (SOC): nel corso del 2021 è stato registrato un aumento generalizzato degli attacchi informatici. In dettaglio, costituita da oltre 6,5 milioni di indirizzi IP pubblici su ognuno dei quali possono comunicare centinaia di dispositivi e server, si sono registrati oltre 42 milioni di eventi di sicurezza, con un aumento del 16% rispetto agli eventi rilevati nel 2020.
Tra i trend più rilevanti del 2021 si osserva la continua crescita dei malware e botnet, con un numero di server compromessi che fa segnare un netto +58%. Rispetto alla distribuzione geografica dei malware, nel 2021 si rileva un aumento del numero di attacchi da server ospitati in Europa rispetto agli Stati Uniti.
Fastweb ha inoltre monitorato le minacce afferenti ai servizi Mail che vedono una continua crescita. Il vettore d’attacco principale è l’utilizzo di URL malevoli, con l’87% sul totale, in crescita dell’11%. In aumento, secondo Fastweb, anche i fenomeni fraudolenti che sfruttano il servizio SMS, dovuti in particolare alla diffusione di malware, quali Flubot, veicolati attraverso smishing (il phishing via SMS) e che espongono inoltre gli utenti a molteplici rischi in ambito Privacy.