Cybercrime, la truffa del McDonald’s arriva in Italia

In Italia nemmeno i panini sono risparmiati dalla campagna di attacchi informatici del cybercrime. Illegal Fawn scopre una nuova truffa, che sfrutta McDonald’s e un presunto buono da 50 euro come esche

Il cybercrime non risparmia nemmeno i panini nella sua campagna di attacchi informatici in Italia. Il ricercatore di cyber security Illegal Fawn ha scoperto una nuova truffa cibernetica in corso, che questa volta coinvolge McDonald’s. I truffatori online stanno diffondendo attraverso Whatsapp messaggi sulla presunta vincita di un buono da 50 euro da spendere nella catena di fast food. Per ottenerlo, però, si devono sbrigare in quanto i coupon sono limitati. E’ necessario collegarsi a un link, il quale porta a un sito che sfrutta il marchio della multinazionale. Al suo interno, bisogna re-inviare il messaggio a 20 contatti o a 5 gruppi mediante lo stesso social media e, successivamente, compilare alcuni campi con dati personali. In cambio si promette di ricevere “il buono in un momento”. Chiaramente si tratta di un’azione malevola, in cui l’obiettivo dei criminali cibernetici è rubare informazioni sensibili alle vittime, da sfruttare per fini fraudolenti.

I criminali informatici in questa campagna sfruttano 3 elementi: Whatsapp, le stesse vittime come vettore per la diffusione degli attacchi e McDonald’s. E’ un miscuglio micidiale per la cyber security degli utenti in Italia

In questo caso il cybercrime sfrutta tre elementi per massimizzare i profitti della campagna malevola in Italia. Il primo è l’uso di Whatsapp, strumento di comunicazione immediata. Spesso, i messaggi vengono letti velocemente e si presta poca attenzione al contenuto o a dove si clicca col dito. Perciò, aumentano le possibilità che le vittime accedano al sito. Il secondo sono le stesse vittime. Queste, inviando ai propri contatti il messaggio incriminato ne aumentano notevolmente l’autorevolezza. Per cui la presunta veridicità e le possibilità che il link sia usato, peraltro facendo sì che siano loro stessi il vettore dei cyber attacchi. Infine, c’è l’esca: McDonald’s. Il marchio in passato ha svolto iniziative di questo tipo e i suoi panini piacciono a molte persone. Soprattutto quelle che solitamente adoperano i social media. Di conseguenza, è un’esca perfetta per le campagne dei criminali cibernetici.

Il post di Illegal Fawn su Twitter

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