Il monito lanciato, affinché si corra subito ai ripari in Italia, da Giuseppe Mocerino, presidente di NETGROUP,nel corsodeltalkospitato nella stessa azienda nella sede di Roma. Al momento di confronto di ieri hanno partecipato anche: Ivano Gabrielli, il direttore della Polizia Postale, Fernando Giancotti, l’ex presidente del Casd, Centro Alti Studi della Difesa, e Pina Debbi, vice direttrice del tg la7.
“Nel nostro Osservatorio, stiamo registrando in queste ore un fenomeno di cyberbullismo, soprattutto negli USA, legato ai dati sintetici: c’è una manipolazione delle foto degli studenti e delle studentesse con l’AI che genera foto e video fake”.
È questo l’allarme lanciato, affinché si corra subito ai ripari in Italia, da Giuseppe Mocerino, presidente di NETGROUP, nel corso del talk ospitato nella stessa azienda nella sede di Roma. Il titolo del format è ‘Agorà NETGROUP’, uno spazio di confronto dedicato alle tematiche strategiche per il progresso tecnologico, con l’obiettivo di promuovere una consapevolezza diffusa sulla sicurezza informatica.
Al momento di confronto di ieri hanno partecipato anche: Ivano Gabrielli, il direttore della Polizia Postale, Fernando Giancotti, l’ex presidente del Casd, Centro Alti Studi della Difesa, e Pina Debbi, vice direttrice del tg la7.
“Dobbiamo ristrutturare i processi educativi che devono fornire gli strumenti per potersi orientare in un mondo che prevede una dimensione ulteriore”, ha spiegato Gabrielli. “Il legislatore”, ha aggiunto il capo della Postale, “sta facendo uno sforzo importante nel creare un ecosistema legale all’interno dei quali si muovono le istituzioni e i privati e quindi i rapporti tra i privati. In questa direzione va il DDL Cybersicurezza, appena approvato, che guarda alla costruzione di un ecosistema e crea le regole di ingaggio tra le varie istituzioni”.
“Negli ultimi anni”, ha concluso Gabrielli, “le tradizionali dimensioni di spazio e tempo sono state affiancate da una dimensione nuova, proiettata nel dominio cibernetico. Una dimensione il cui livello di sicurezza – non legata a termini perimetrali – è strettamente legato a un percorso di formazione mirato, strutturato e inserito in un percorso educativo, per una società in grado di adeguare la propria postura con riferimento all’ambiente cyber”.
Secondo Pinna Debbi “l’educazione non può non iniziare dalla cittadinanza digitale, non può non iniziare dalla scuola. I giovani non hanno la consapevolezza di cosa possa accadere in questo ambiente digitale”. Concorde Fernando Giancotti nel ribadire che “la vera sfida è investire nel capitale umano, nella formazione per trovare un giusto equilibrio tra funzionalità ed efficacia di queste nuove tecnologie e l’etica”.
“Trent’anni di rivoluzione per la Cybersecurity e la Trasformazione Digitale”, questo è stato il tema al centro del dibattito ospitato da ‘Agorà NETGROUP’. L’era digitale compie dunque trent’anni così come la stessa NETGROUP ed ieri per l’occasione ha presentato il logo per celebrare il trentennale della società fondata e guidata da Giuseppe Mocerino: “Noi in Italia abbiamo perso un po’ di tempo, rimandando alcune scelte, mettendoci 20 anni per capire che internet avrebbe rivoluzionato il mondo. Ora non c’è più tempo da perdere: sento troppo poco parlare di sovranità nazionale dei dati, è un tema che dovrebbe esser centrale”.