Si è conclusa il 4 ottobre la due giorni di Cybertech Europe 2023, l’evento dedicato alla cybersecurity.
Come anticipato dall’approvazione del Cyber Resilience Act da parte del Consiglio Europeo avvenuta a luglio, con la finalità di garantire un elevato livello di sicurezza per produttori e consumatori nello spazio unico digitale europeo, il concetto di cyber resilience è stato ampiamente discusso già nei primi keynote del Cybertech Europe 2023, sottolineando un vero cambio di rotta: non è più sufficiente rispondere a un attacco, ma prevederlo e garantire dati e servizi in sicurezza, anche in caso di attacco.
Altro tema centrale è stata la collaborazione tra istituzioni nazionali, europee e internazionali per poter integrare in sicurezza le nuove tecnologie come l’apprendimento automatico avanzato e l’intelligenza artificiale nella cybersecurity. Queste rivoluzionarie innovazioni tecnologiche rappresentano una sfida, ma soprattutto un’occasione per investire in nuove competenze e coinvolgere direttamente i protagonisti del mondo lavorativo di domani, includendo tra gli altri il mondo FinTech, dello spazio e della ricerca scientifica. Una simile cooperazione è stata anche auspicata tra pubblico e privato, a tutti i livelli di grandezza.
Il Ministro Crosetto: “Il dominio cyber dovrà essere governato”
“Il dominio cyber deve essere governato dalle Istituzioni puntando sull’innovazione, pensando a nuove regole e coinvolgendo esperti altamente qualificati. Scegliendo il meglio per rispondere alla complessità di scenari attuali e futuri”, ha dichiarato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“L’Italia sta investendo molto nella cyber sicurezza. La Difesa è tra i protagonisti della riorganizzazione di un settore che coinvolge anche la NATO per adeguare lo strumento militare a nuove minacce interne ed esterne”, ha poi aggiunto il Ministro.
Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo: “Sia in ambito militare che civile, facciamo sempre più affidamento su tecnologie come il supercalcolo, il cloud e i servizi satellitari, che sono fondamentali per produrre e memorizzare i dati. E tutti questi dati e infrastrutture devono essere protetti e tutelati. Il settore della cybersecurity crescerà in modo esponenziale e, affinché l’Europa possa svolgere un ruolo di primo piano, è necessaria una cybersecurity e una prospettiva chiara su come proteggere i nostri asset.”
Mauro Macchi, Presidente e Amministratore Delegato di Accenture Italia: “La cybersecurity è sempre più un tema centrale nell’agenda dei decisori aziendali e delle autorità pubbliche, perché stiamo assistendo ad una fase di forte accelerazione tecnologica, con un effetto moltiplicatore che deriva dalla crescita a scala di più componenti innovative. Mi riferisco in particolare a tre tecnologie che costituiscono il cosiddetto digital core di un’impresa e di un Paese: Cloud, Dati e Intelligenza Artificiale, che sono i driver della creazione di valore futuro. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi negli investimenti e nell’organizzazione in tema di cybersecurity, ma l’obiettivo di raggiungere una piena cyber resilienza del business è ancora lontano. Pertanto tutti gli attori interessati, pubblici e privati, devono focalizzarsi a maturare una nuova cultura della sicurezza informatica, perché è un tema che non può prescindere da una governance che indirizzi risorse in questa direzione. Per questo motivo ritengo importante che l’ecosistema cybertech debba aiutare le aziende – e il Paese – a sviluppare tale cultura. È un compito non facile, che richiede visione e capitale umano, forti competenze ed esperienza maturata sul campo, conoscenza delle tecnologie più avanzate e grande capacità progettuale e realizzativa”.
Andrea Viarengo, Responsabile Servizi di Sicurezza IBM Consulting Italia: “IBM ritiene che eventi come CyberTechEurope siano estremamente rilevanti per promuovere e sostenere la collaborazione pubblico/privato e tra aziende, sempre più necessaria a far fronte al continuo incremento delle minacce di sicurezza informatica. I report X-Force, che IBM diffonde ogni anno, forniscono chiare evidenze sull’incidenza della tipologie di minacce e di come stiano evolvendo. Soluzioni che integrano intelligenza artificiale e Quantum Safe, elementi di punta di una ricerca continua, e piattaforme tecnologiche di ultima generazione basate su standard aperti possono aiutare i nostri clienti a prevenire, gestire e rispondere rapidamente ai cyber attacchi.”
Eugenio Santagata, Chief Public Affairs di TIM e CEO di Telsy: “Cybertech si conferma uno tra i più importanti eventi in Italia per il mondo della cybersecurity ed è stato importante ribadire da questo palcoscenico come l’approccio alla sicurezza informatica vada ripensato in un’ottica europea. I nuovi scenari introdotti dalla Direttiva NIS2 e dal Cyber Resilience Act impongono azioni concrete e Telsy, e tutto il Gruppo TIM, sono in prima linea come player sistemico per supportare PA, aziende e privati e tradurre queste ottime iniziative europee in cybersecurity e resilienza nazionale.”
Frattasi al Cybertech Europe 2023: “ACN impegnata anche sul versante dell’IA”
“I rischi digitali attuali e futuri sono trasversali e il superamento di questi rischi costringe ad assumere una visione di insieme e impone una collaborazione tra tutti. L’Agenzia per la cybersicurezza di questa collaborazione ha fatto il perno centrale della sua azione; ha una funzione di coordinamento generale e di governance”. Lo ha sottolineato il Prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
È necessaria “una collaborazione pro-attiva tra tutti gli attori coinvolti, l’Agenzia si sta orientando sempre di più a ricercare le migliori professionalità”, continua Frattasi e “in questi ultimi mesi ha avuto una risposta più che soddisfacente sia sul concorso pubblico sia sul reclutamento di risorse dal mercato del lavoro. Si stanno aprendo nuovi scenari: il calcolo quantistico, i sistemi algoritmici di intelligenza artificiale, la computazione quantistica dischiude orizzonti che potranno consentire benefici enormi alla collettività ma al tempo stesso rappresenta un’arma distruttiva e manipolativa se utilizzata da attori ostili”, ha detto il titolare dell’Agenzia. ”Ci stiamo concentrando su questo tipo di tecnologia”. “L’Acn – ha aggiunto – è impegnata anche sul versante ”dell’intelligenza artificiale”. “Un super calcolatore ci consentirà di aiutarci ed elaborare una massa enorme di dati per capire la minaccia, analizzarla e prevenire l’attacco” dichiara Frattasi parlando con i cronisti ricordando il protocollo d’intesa sottoscritto con l’infrastruttura di supercalcolo -Consorzio Interuniversitario Cineca- a Napoli, ”un’alleanza con Accademia e industria tecnologica”.