“L’agenzia per la Cybersicurezza nazionale, in tal senso, si inserisce come un soggetto che dovrà primariamente essere focalizzata sul far crescere la resilienza del sistema Paese. Resilienza che significa prevenzione e mitigazione dei rischi e degli attacchi”.
“La crescita dell’agenzia neonata sta procedendo a tappe velocissime. Se pensiamo che a settembre ne facevano parte solo 2 persone e adesso siamo in 90. Si prevede una crescita ad un ritmo esponenziale che vedrà partecipare un centinaio di persone l’anno. Una progressione rapida nella crescita e nello sviluppo, per fare in modo che l’agenzia diventi operativa su quei temi che la vedono protagonista. Primo fra tutti la resilienza del sistema paese su un tema così importante che è la sicurezza”.
Lo ha affermato Nunzia Ciardi, vicedirettore dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, intervenendo oggi al panel “Cybersecurity” del 5G Italy 2021 organizzato a Roma dal Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni).
“La sicurezza di un paese è un elemento geopolitico di estrema importanza, ha continuato il vicedirettore, un tema primario che riguarda tutti gli ambiti che in qualche modo vivono su una trama digitale. La nostra vita ormai è completamente digitalizzata, le nostre imprese ormai sono tutte digitalizzate”.
“Se ho accennato che la digitalizzazione è un elemento di estrema importanza per un paese, il fattore competitivo per eccellenza; ciò nonostante questa digitalizzazione così in rapida crescita, proietta anche un’ombra importante sul Paese, che è legata alla sicurezza informatica e ai rischi che si corrono. Rischi, ha aggiunto Ciardi, che corrono ad un ritmo vertiginoso, perché la digitalizzazione è cresciuta ad un ritmo convulso”.
Attacchi a infrastrutture critiche +74% nei primi mesi del 2021
“Se pensiamo che dal 2019 al 2020 complice la pandemia, gli attacchi alle infrastrutture critiche del paese sono aumentate del 246%, percentuali che se riferite ad un reato tradizionale, sarebbero spaventose. La creazione dell’Agenzia è la testimonianza della consapevolezza acquisita, ha aggiunto. “Quest’anno nei primi 6 mesi, gli attacchi alle infrastrutture critiche sono già il 74% degli attacchi rispetto all’anno precedente durante il quale erano aumentati del 246%. L’agenzia in tal senso, si inserisce come un soggetto che dovrà primariamente essere focalizzata sul far crescere la resilienza del sistema Paese. Resilienza che significa prevenzione e mitigazione dei rischi e degli attacchi. Pensiamo a quanto sia necessaria una strategia nazionale del Paese, non a caso l’Agenzia dipende dal Presidente del Consiglio e dall’Autorità delegata in questo momento, perché è necessario che esista una posizione unitaria del Paese sulla scena internazionale. Così come è necessario che l’Agenzia faccia crescere la consapevolezza sul tema della sicurezza: il partenariato pubblico e privato è una chiave fondamentale per far sviluppare tale consapevolezza. Nel farlo, tutti i punti sono fondamentali, proprio perché la sicurezza si nutre di tanti elementi, per anni è stata relegata ad un mondo di tecnici, ma non è così”.
“La sicurezza informatica deve vivere con l’apporto di tanti elementi della società civile, delle università, delle industrie, della ricerca, dei singoli. Deve essere un apporto collettivo. L’agenzia – ha concluso il vicedirettore Ciardi – in tal senso si pone anche come un interlocutore unico a livello nazionale che riesca a declinare tutti questi apporti in modo armonico, ponendosi come 4 pilastro fondamentale della resilienza del Paese”.