Così Nunzia Ciardi, vice direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, intervenendo al convegno ‘Un piano sicurezza per il sistema economico’ nell’ambito del Salone della Giustizia.
“La cybersicurezza è un tema trasversale che coinvolge moltissimi aspetti, è sganciata territorialmente da qualsiasi giurisdizione e da qualunque confine ed è sganciata giuridicamente e fisicamente da territori e confini e quindi non si può far altro, non solo per amicizia ma per utilitarismo, che collaborare. Senza una collaborazione trasversale tra paesi, tra pubblico e privato, non si va da nessuna parte”.
Così Nunzia Ciardi, vice direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, intervenendo al convegno ‘Un piano sicurezza per il sistema economico’ nell’ambito del Salone della Giustizia.
“E qui la necessità dell’affermarsi di una corretta cultura cyber, anche a livello personale, è fondamentale – ha evidenziato Ciardi – Il gesto del singolo, il click avventato e non pensato, quante volte abbiamo visto investimenti di aziende in qualche modo vanificati dal comportamento non corretto del singolo. Ancora oggi il fattore umano resta uno degli anelli deboli della catena il fatto che non si sia ancora affermata una cultura corretta, è quasi comprensibile vista la velocità con cui la rete si è trasformata, anche in maniera antropologica. Pensiamo a Facebook che tra tanti giovani è vissuto come vecchio, eppure è nato nel febbraio del 2004 e non ha ancora 20 anni”.
“E non abbiamo visto ancora tutto per quanto riguarda le tecnologie che saranno dirompenti per il prossimo futuro – ha aggiunto – intelligenza artificiale o computing, ci saranno accelerazioni fondamentali nelle nostre vite e sempre di più ci sarà bisogno di una coltura adeguata, cultura normativa, cultura dei singoli. La nostra vita digitale è affidata in parte a noi stessi e dobbiamo saperla gestire”.
Ciardi: “La cybersecurity è un elemento fondante del Paese”
“La sicurezza cibernetica è elemento fondante per la sicurezza a tutto tondo, del paese. Oggi non è più possibile distinguere e relegare a una sicurezza tecnica la sicurezza cyber. La cybersicurezza è l’infrastruttura delle nostre vite, riguarda la nostra vita globale, sulla rete si svolge la nostra vita economica, la nostra vita sentimentale, la nostra vita di relazione”.
“Questa accelerazione tecnologica che noi abbiamo visto tutto sommato accadere in un pugno di anni, perché oggi abbiamo servizi per ciascuno di noi e servizi digitali inimmaginabili fino a al secolo scorso, il secolo scorso è di 20 anni fa, non parliamo di un era storica dilatata – ha continuato Ciardi – Abbiamo visto questa accelerazione tecnologica non solo nello sviluppo della tecnologia di per sé è convulso, ma anche con la pandemia prima e la guerra dopo che ha accelerato in maniera esponenziale. Non a caso le statistiche dei reati durante la pandemia hanno visto quasi azzerarsi i reati tradizionali e schizzare in alto i reati cyber”.
“La cybersicurezza non è solo un volano importantissimo per l’economia di un paese, perché è evidente se noi abbiamo l’infrastruttura digitale che è un fattore di sviluppo importantissimo per il paese, è evidente che il rovescio della medaglia è la sicurezza di quell’infrastruttura digitale”, ha concluso.