Dei quattro nomi svelati sono presenti anche due agenti dei servizi segreti russi, ma il Cremlino smentisce ogni possibile coinvolgimento
Sembra siano stati finalmente trovati mandanti e responsabili del furto di 500 milioni di credenziali di accesso a Yahoo! Mail avvenuto nel 2014 e rivelato solamente nel 2016. Le autorità giudiziarie statunitensi, infatti, hanno spiccato un mandato di cattura nei confronti di quattro persone, implicate a vario titolo nella faccenda.
Si tratta di Dmitry Aleksandrovich Dokuchaev e Igor Anatolyevich Sushchin, entrambi agenti dei servizi segreti russi (FSB) e attivi nel Center for Information Security; e Alexsey Alexseyevich Belan (hacker russo conosciuto online con lo pseudonimo di “Magg”) e Karim Baratov (hacker canadese di origine russa e residente in Canada, conosciuto con gli pseudonimi di “Kay,” “Karim Taloverov” and “Karim Akehmet Tokbergenov).
I quattro avrebbero agito di concerto, mettendo in atto una campagna di phishing rivolta ad alcuni degli uomini di vertice della società statunitense. Una campagna andata evidentemente a buon fine.
Le spie hanno utilizzato le informazioni trafugate per avere accesso ad altri account di posta elettronica, così da poter leggere i messaggi di ufficiali militari statunitensi e russi, giornalisti russi e informazioni relativi a scambi commerciali e finanziarie.
Il Cremlino smentisce ogni coinvolgimento
Da Mosca si sono però affrettati a smentire ogni possibile coinvolgimento nella faccenda. “Come abbiamo detto in più occasioni – ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino – non ci sono dubbi sul fatto che nessun agente delle organizzazioni di sicurezza russe, inclusa l’FSB, abbiano preso parte ad azioni illegali nel cyber spazio”.
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