L’errore nel codice sorgente è stato scoperto ore dopo. A quel punto, il più grande istituto di credito del paese ha congelato ogni transazione. Esclusi cyberattacchi sulle infrastrutture Tlc.
Un errore tecnico ai sistemi informatici dell’istituto di credito ha “regalato” ai correntisti 40 milioni di dollari tra prelievi e trasferimenti di denaro sui conti di altre banche. La scoperta del bug di programma, infatti, è avvenuta soltanto diverse ore dopo, con la Commercial Bank of Ethiopia (Cbe) che ha congelato le transazioni.
Come spiega la Bbc, l’istituto ha poi dettagliato che sono state effettuate ed elaborate oltre 490mila transazioni illegali, ammettendo al contempo che la perdita subita è stata irrisoria rispetto al totale del patrimonio della banca.
Code di studenti agli Atm delle università
Il presidente della Cbe, Abe Sano, ha affermato che larga parte del denaro è stato ritirato dagli studenti agli Atm delle università; ragazzi e ragazze tra cui la notizia si è diffusa velocemente attraverso il tamtam sui social network e sulle app di messaggistica.
Di fatto, appreso che avrebbero potuto prelevare molti più contanti rispetto al solito, per i giovani è cominciata la corsa al ritiro dei soldi, seguita con il trasferimento di denaro su altri conti mediante l’app di home banking. Solo l’intervento della polizia nei campus ha consentito di disperdere la folla (c’è chi ha trascorso in fila larga parte della notte). Le università hanno inviato gli studenti a riportare il denaro in eccesso eventualmente prelevato.
Escluso un cyberattacco alla banca
Nelle ultime ore, il presidente Sano ha escluso cyberattacchi sulle infrastrutture Tlc. Quindi, per completezza e trasparenza d’informazione, la Banca centrale etiope ha illustrato il problema da cui è scaturito il tutto: un bug nei sistemi informatici emerso durante le ordinarie attività di manutenzione e ispezione.
La Commercial Bank of Ethiopia è tornata alla normalità operativa, rassicurando i correntisti (la banca ne ha 38 milioni) sul fatto che i fondi personali non sono stati intaccati. E ancora, ha garantito che in caso di restituzione del denaro prelevato a seguito del bug nel software della banca non ci saranno né addebiti né incriminazioni.