PA Digitale ha infine operato una ricerca che ha portato a confermare quanto già annunciato da Westpole, ovvero che nessuna esfiltrazione dei dati sia avvenuta nel corso dell’attacco hacker.
A meno di due mesi dall’attacco informatico che ha colpito il suo fornitore Westpole, PA Digitale annuncia di aver stabilito nuovi investimenti economici per ampliare ulteriormente i livelli di sicurezza di base e rafforzare ancor di più i livelli di compliance già in linea con la regolazione nazionale. L’azienda ha inoltre provveduto a trasferire i dati in un nuovo data center a Roma, a moltiplicare internamente i backup dei dati, al fine di averne la disponibilità immediata e diretta, e ha inoltre creato un nuovo coordinamento di cybersecurity di Gruppo.
Dopo aver completato l’attività di verifica delle piene funzionalità e assicurato un ambiente nuovo e privo di compromissioni, PA Digitale annuncia poi di aver riattivato il servizio di conservazione digitale a norma, anche per il periodo pregresso.
L’azienda coglie l’occasione per ringraziare le istituzioni a tutti i livelli per la collaborazione e il supporto che hanno fornito in ogni passaggio di questa vicenda.
Il ripristino ha coinvolto i dati di oltre 1300 clienti pubblici e 300.000 imprese e studi professionali. Un particolare ringraziamento viene esteso anche a tutti i clienti per la collaborazione operativa fornita che ha consentito tale risultato.
“In un contesto geopolitico in cui la sfida coinvolge anche la cybersicurezza nazionale, l’affidabilità di un’azienda come la nostra non dipende solo dalla prevenzione degli attacchi, ma anche dalla velocità del recupero delle informazioni e dei database” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di PA Digitale, Renato Trapattoni. “Per questo intendo esprimere un plauso pubblico all’operato di tutte le persone che hanno lavorato con incredibile dedizione e capacità per consentire il ripristino della funzionalità del servizio” ha concluso Trapattoni.
PA Digitale ha infine operato una ricerca che ha portato a confermare quanto già annunciato da Westpole, ovvero che nessuna esfiltrazione dei dati sia avvenuta nel corso dell’attacco hacker.