L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), da venerdì 10 luglio, ha subito un attacco di pirateria informatica che ha reso inaccessibili alcune informazioni contenute nei sistemi dell’Ente. Lo comunica l’Enac in una nota.
Il sito risulta ancora in manutenzione oggi 14 luglio, alle ore 14,00.
Sulla base di quanto emerso nel corso delle attività di ripristino avviate dall’Ente nell’immediato, non sono stati sottratti dati. I dati contenuti nei sistemi informatici dell’Ente sono, in ogni caso, salvaguardati in un sistema di backup.
L’Enac ha già presentato una denuncia alla Procura della Repubblica e al Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche e ha tempestivamente messo in atto tutti gli interventi tecnici necessari a ripristinare, nel minor tempo possibile, la piena operatività dei sistemi e delle infrastrutture informatiche dell’Ente.
Si precisa che l’Enac non conserva dati personali dei passeggeri che utilizzano il trasporto aereo, ma ha esclusivamente dati di traffico complessivi, relativi al numero dei passeggeri che transitano negli aeroporti nazionali.
Si evidenzia, inoltre, che il sistema di gestione della documentazione classificata NatoUEO gira su un sistema separato che non è in rete e non è stato oggetto di attacco. Non ci sono conseguenze nemmeno per l’operatività degli aeroporti che l’Ente ha in gestione diretta.
L’Enac, in contatto con le autorità di riferimento per gli attacchi di pirateria informatica, sta continuando le azioni di ripristino per garantire al più presto la ripresa dello svolgimento del servizio pubblico reso attraverso le attività proprie dell’Ente e dei suoi dipendenti.
Secondo il Corriere della Sera potrebbe trattarsi di un virus di tipo “ransomware”, che dopo qualche giorno distrugge l’intero server con il suo contenuto se non viene pagato un riscatto in denaro.
Fatto sta che da giorni i dipendenti dell’Enac non riuscirebbero più a utilizzare la posta elettronica e gli archivi digitali con tutte le informazioni sui nomi dei passeggeri che hanno volato tra Italia e resto del mondo negli ultimi anni. Bloccato anche tutto il sistema che riguarda i droni, con l’impossibilità di conseguire l’attestato online per pilotarli e il regolamento attualmente in vigore. L’attacco hacker per ora non sarebbe stato rivendicato.