La Francia vieta WhatsApp ai ministri per questioni di sicurezza. La richiesta del primo ministro francese Elisabeth Borne a tutti i i ministri e dipendenti pubblici dall’8 dicembre è di bandire WhatsApp e app di messaggistica straniere e di utilizzare invece la francese Olvid, startup parigina considerata più sicura da un punto di vista informatico.
E’ quanto emerge da una circolare che prelude alla scoperta da parte del grande pubblico di una app perlopiù sconosciuta. Si tratta di Olvid, la risposta francese a WhatsApp, che il Governo francese ha chiesto di installare sugli smartphone e sui pc di ministri, membri dei vari ministeri e funzionari pubblici come “sostituto di altri sistemi di messaggeria istantanea allo scopo di rafforzare la sicurezza degli scambi”.
La Francia vieta WhatsApp: l’annuncio del primo ministro Elisabeth Borne
Secondo quanto riporta Le Point, il primo ministro Elisabeth Borne, ha annunciato: “le principali applicazioni di messaggistica istantanea per il grande pubblico” (WhatsApp, Messenger, Telegram, Signal, ecc.) “occupano un posto crescente nelle nostre comunicazioni”, ma “non sono prive di vulnerabilità in termini di sicurezza. Le principali applicazioni di messaggistica istantanea per i consumatori stanno giocando un ruolo sempre più importante nelle nostre comunicazioni quotidiane. Tuttavia, questi strumenti digitali non sono privi di falle di sicurezza e quindi non possono garantire la sicurezza delle conversazioni e delle informazioni condivise tramite di esse.”
Il divieto entro l’8 dicembre
Ma Elisabeth Borne chiede di “adottare tutte le misure” per far sì di utilizzare Olvid “entro l’8 dicembre 2023 al più tardi”, ha detto. “L’integrazione di questa soluzione non costituisce solo una presa di coscienza in termini di sicurezza informatica, ma anche un passo avanti verso una maggiore sovranità francese”.
Olvid è stato creato nel 2019 da esperti francesi di sicurezza informatica. La sua innovazione: la rimozione della directory utente centralizzata, per ottenere la massima sicurezza delle conversazioni. I messaggi sono crittografati end-to-end, una pratica ormai standard nel settore, ma su Olvid lo sono anche i loro metadati (chi parla con chi e quando).