Uccidere Internet. Potrebbe essere questo il piano di un gruppo di hacker.
Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica, infatti, nel dark web un gruppo di cyber criminali sta pianificando di costruire una piattaforma botnet realizzata con oggetti IoT che potrebbe interrompere il regolare funzionamento dell’intera Rete.
Questo scenario apocalittico viene chiamato dalle società di sicurezza informatica “Destruction of service” (DeOS). Si tratta di un attacco che mira a mandare in tilt la Rete sfruttando un’enorme quantità di dati spazzatura proveniente da tutti gli oggetti connessi, Internet of Things, sparsi per il mondo. Gli esperti negli ultimi tempi hanno, infatti, notato delle strane attività su alcune botnet già scoperte in passato. Secondo loro al momento queste stanno riunendo le proprie forze per attaccare i principali siti web che oggi conosciamo e usiamo. In confronto l’attacco generato con Mirai sembrerebbe uno scherzo.
Il rapporto Cisco
Le informazioni su questo possibile attacco globale alla Rete sono state fornite da Cisco nel documento “Systems Report of Mid-Year Cybersecurity del 2017”. Tra gli altri problemi principali correlati per le aziende il rapporto segnala i famosi ransowmare, gli spyware e gli adaware. E secondo Cisco anche il volume degli attacchi phishing è in costante aumento in questi primi sette mesi del 2017. Gli spyware sono tra i più usati dagli hacker per colpire le aziende e le PMI. Questo perché hanno una doppia funzione. Servono per abbattere i sistemi di sicurezza e agevolare altri malware e soprattutto permettono alla concorrenza di avere dati a pagamento fondamentali su una società rivale. Pericolosi ma più facili da prevenire i ransomware che mettono le PMI di fronte alla necessità costante di eseguire un backup. Mentre per quanto riguarda i casi di phishing, che comunque hanno generato 5,3 miliardi di dollari agli hacker dal 2013 al 2016, è fondamentale la formazione del personale. Per evitare di cliccare su link e allegati infetti.