Il laboratorio di ricerca dell’Air Force Usa ha ingaggiato una società che si occupa di difesa per effettuare studi e ricerche sulla protezione dei sistemi d’arma dagli attacchi cyber.
Il contratto sottoscritto è del valore di 50 milioni di dollari e scadrà nel 2023. A occuparsi degli studi sarà la Ball Aerospace & Technologies Corporation, che opererà dalla base aerea Wright-Patterson, situata in Ohio. Non è la sola mossa realizzata dall’Aeronautica militare americana.
L’Air Force Usa sta infatti rafforzando sempre più le sue capacità di risposta e resilienza digitale. Daniel Holtzman, direttore cyber dell’Air Force Materiel Command’s life cycle management center, intervenendo qualche giorno fa alla conferenza Defense IQ’s ISR & C2 Battle, ha ricordato le sette linee d’azione del Cyber Resilience Office for Weapons Systems (CROWS), diventato operativo da ottobre. Si tratta di: analisi delle missioni cyber, integrazione dei sistemi di sicurezza o della resilienza cyber nei sistemi ingegneristici, sviluppo della conoscenza cyber tra il personale (assunzioni, educazione e formazione), sviluppo di sistemi d’arma agili e adattabili, creazione di un ambiente comune di sicurezza, valutazione e protezione delle flotte dispiegate sul campo, garanzia di supporto tramite la raccolta di informazioni
Negli ultimi sedici mesi l’Air Force ha anche condotto uno studio che sarà alla base della strategia operativa dal 2030. Particolare attenzione è stata dedicata proprio al coordinamento delle azioni tra il settore cyber e quello aereo e spaziale. Come confermato dal generale di brigata Chance Saltzman, leader del progetto di studio, i risultati saranno presentati a senior leader dell’Air Force il prossimo 27 novembre.