Android è poco sicuro dicono gli esperti, gli hacker potrebbero accedere ai dati degli utenti sfruttando una parte di codice binario lasciato dagli sviluppatori ( inavvertitamente)
Le violazioni informatiche, come dimostrano i continui attacchi hacker, non risparmiano nessuno. Nemmeno i dispositivi mobili, ultimamente colpiti con una certa frequenza. Anche a causa di alcune vulnerabilità nelle app, che i cybercriminali sono abili a scoprire.
Codified Security, un’azienda specializzata in sicurezza informatica, lancia un allarme: il 40% delle applicazioni presenti nel market di Android potrebbe essere violata dagli hacker. La ragione, stando al report di Codified Security, sarebbe da ricercare nel codice con cui sono stati scritti i software: gli sviluppatori si dimenticherebbero di cancellare, prima della pubblicazione dell’app, una parte del codice binario, che per qualche ragione è stata inserita in fase di test. Come risultato, i pirati informatici potrebbero accedere, sfruttando queste backdoor, non solo ai dati degli utenti che hanno installato l’app vulnerabile, ma anche ai computer usati per scrivere il programma.
Una grave dimenticanza
Gli esperti dell’azienda specializzata in cybersecurity hanno scoperto le falle, analizzando a fondo il codice binario delle applicazioni. In particolare si sono messi a cercare riferimenti ad alcuni servizi, come Google Cloud, AWS (Amazon Web Service), Twitter, e nelle righe di codice di Java sono riusciti a scoprire anche le credenziali di accesso. Come suggeriscono quelli di Codified Security, la causa principale, come anticipato, è da ricondurre a quella porzione della libreria di Java lasciata inavvertitamente dagli sviluppatori nell’applicazione. Gli hacker potrebbero utilizzare queste “porte sul retro” per mettere le mani su molte informazioni riservate: server, indirizzi IP e altri dati confidenziali.
Il colpevole: il debug code
La colpa, dunque, in questo caso sarebbe da collegare direttamente alla disattenzione degli sviluppatori. Spesso, per diverse ragioni, nell’app viene introdotto il debug code, codice che serve ai programmatori per testare il software e individuare possibili errori. Se viene lasciato anche nelle versioni “pubbliche”, il codice potrebbe essere utilizzato dagli hacker per “infilarsi” all’interno dell’applicazione. E i risultati potrebbero essere nefasti.
Evitare i negozi non ufficiali
Questa scoperta dimostra come anche le applicazioni presenti nei market ufficiali – e non solo in quello di Android – rappresentano delle potenziali minacce per i dati degli utenti. Utenti che comunque dovrebbero evitare, per proteggere le proprie informazioni, di scaricare app da negozi online non riconosciuti. Il rischi sono molteplici: malware, virus e adware sono dietro l’angolo.