Decine di migliaia gli account di Fortnite rubati ai legittimi proprietari e venduti sul dark web generano nelle tasche dei criminali informatici 1 miliardo di dollari all’anno.
Lo riporta Bloombergsecondo cui, nel nuovo rapporto degli analisti di Night Lion Security, il popolare videogioco è al centro di un mercato illegale.
250 dollari a profilo rubato
Ogni profilo è venduto in media a 200-250 dollari ma ce ne sono alcuni con “skin” – cioè personalizzazioni dell’avatar – di particolare valore, che fanno crescere il prezzo di un account fino a qualche migliaio di dollari.
E Fortnite, che conta 350 milioni di videogiocatori registrati nel mondo, non è l’unico videogame ricercato sul mercato nero degli account. Ad essere gettonati sono anche Minecraft, RuneScape e Roblox. Insieme, i quattro giochi danno vita a compravendite per 700 milioni di dollari.
Un mercato redditizio
Quelli dei videogame “sono tra gli account hackerati più redditizi sul mercato nero”, evidenziano gli esperti, secondo cui la compravendita di questi profili “si è evoluta in un’industria clandestina da un miliardo di dollari all’anno, con una sua catena di approvvigionamento perfettamente funzionante”.
In questo contesto “la pandemia di Covid-19 in corso sembra accelerare la richiesta di account, con le persone che non sono al lavoro e hanno tutto il tempo per usare i videogiochi”, evidenziano gli analisti, mentre gli sviluppatori dei videogame “ad oggi non hanno ancora avuto successo nel rallentare quest’economia sommersa, che agli hacker e ai venditori più bravi frutta entrate annuali a sei o sette cifre”.
I numeri di Fortnite
Fortnite conta ad oggi oltre 3.5 milioni di utenti registrati, di questi il 53% tra i 10 e 25 anni e, dai 18 anni in su, il 62,7% tra i 18 e i 24. Tra il 70 e l’80% di questi, sono maschi. Vette raggiunte anche grazie alle ore di gioco che risultano essere 3.2 miliardi solo nel mese di aprile. Il tempo medio speso da ogni giocatore è tra le 6 e le 10 ore a settimana.