Truffe via sms, la Polizia di Stato avverte: Mediaworld usata come esca

La Polizia di Stato: Qualcuno cerca di rubare dati personali e delle carte di credito, usando MediaWorld come esca e con una campagna di phishing via SMS

In Italia si è diffusa una campagna di attacchi informatici via SMS, che sfrutta il marchio MediaWorld come esca. Lo rende noto la Polizia di Stato, specificando che suoi nostri smartphones potrebbero arrivare falsi messaggi da parte della catena di negozi. Al loro interno si fa riferimento alla possibilità di vincere un telefono Samsung S9, cliccando sul link nel testo. L’iniziativa, spacciata come concorso, è in realtà una tariffa online. L’obiettivo dei cyber criminali, infatti, è quello di sottrarre i dati personali e della carta di credito delle vittime con la scusa di un sondaggio. La frode cibernetica è costruita bene, in quanto il link rimanda a un sito “mimic”, cioè molto simile a quello ufficiale dell’azienda ma in realtà totalmente falso.

L’uso del phishing attraverso i messaggi sugli smartphone si sta diffondendo rapidamente. Ecco perché il cybercrime ha più chances di successo, rispetto agli attacchi via mail

La Polizia di Stato consiglia ovviamente agli utenti in Italia di non “cliccare” sul link proposto; non fornire alcun dato personale o relativo alla propria carta di credito o conto bancario e, infine, di effettuare la scansione del dispositivo con un antivirus aggiornato per incrementare la cyber security e ridurre i rischi di esposizione alle minacce. Gli attacchi informatici tipo phishing via SMS si stanno diffondendo rapidamente, al pari di quelli via mail. Ciò a seguito del fatto che gli utenti spesso li leggono distrattamente e cliccano sui link. Soprattutto se il mittente è affidabile come MediaWorld e propone offerte allettanti. Inoltre, numerose persone commettono errori nella chiusura dei messaggi o semplicemente scorrendo il dito sul display e li aprono inconsapevolmente. Di conseguenza, per i criminali cibernetici sono più elevate le possibilità di successo rispetto al phishing sulle altre piattaforme.

Il Post della Polizia di Stato

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