Cyber warfare, ecco i suggerimenti del dipartimento di Stato Usa a Trump

Il dipartimento di Stato Usa invia al presidente Trump 2 report con suggerimenti sulla cyber strategia da adottare per affrontare i rischi di cyber warfare da parte di nazioni ostili

Il dipartimento di Stato Usa invia al presidente Donald Trump suggerimenti sulla cyber strategia da adottare per affrontare le minacce cibernetiche. In particolare le possibili azioni di cyber warfare da parte di nazioni ostili. Lo fa con due memo non classificati, in cui nel primo si stabiliscono alcuni suggerimenti su come migliorare la strategia di engagement sul digitale. Nel secondo, invece, si forniscono consigli su come affrontare e rispondere al meglio ai pericoli di offensive informatiche da attori a livello statuario. I testi arrivano dopo che l’Ufficio per il Management e il Budget della Casa Bianca aveva pubblicato un rapporto la settimana scorsa, in cui si denunciava che quasi i tre quarti delle agenzie federali statunitensi non sono equipaggiate propriamente per combattere i cyber attacchi contro i loro network e che i loro programmi di cyber security presentano rischi anche elevati.

Il primo memo riguarda i 5 cyber obiettivi prioritari da perseguire: si parte dallo stabilire un pacchetto di norme su ciò che è lecito a livello statale in ambito digitale e ciò che non lo è

Il primo memo del dipartimento di Stato Usa al presidente Trump identifica 5 cyber obiettivi prioritari da perseguire. Lo fa partendo dal concetto che non esistono oggi regole globali che riguardano il cyberspazio. Infatti, il primo suggerimento è stabilire un pacchetto di norme sul comportamento digitale. Definendo ciò che è a livello statale è accettabile e ciò che non lo è (vedi cyber warfare). A proposito si raccomanda anche di capire come le leggi internazionali si applicano al mondo del web. Il secondo consiglio è stabilire un nuovo quadro di cooperazione, in modo che i paesi possano lavorare insieme contro gli attori malevoli e per contrastare le minacce informatiche. Inoltre, Internet deve rimanere aperto e interoperabile e occorre sapere con certezza dove i flussi di dati transfrontalieri sono preservati. Ciò, sia per proteggere e tutelare i diritti umani sia per avere maggiore controllo sulle informazioni e su chi le usa.

Nel secondo rapporto ci sono raccomandazioni su come migliorare la cyber security Usa, proteggendosi e rispondendo alle minacce cibernetiche

Nel secondo memo del dipartimento di Stato ci sono raccomandazioni al presidente Trump su come combattere le minacce cibernetiche. In particolare quelle legate alla cyber warfare da parte di nazioni ostili. Promuovere comportamenti responsabili a livello di paesi, infatti, non è sufficiente per migliorare la propria cyber security. A proposito, si suggerisce di stabilire una politica su come l’amministrazione risponderà a eventuali attacchi informatici, che comprenda un menù di opzioni su come rispondere. A riguardo si legge che gli Stati Uniti “dovrebbero quando possibile cooperare con partner che hanno la stessa visione; inoltre, adottare un approccio che imponga conseguenze rapide, costose e trasparenti verso i governi stranieri responsabili di attività informatiche dannose significative, volte a danneggiare gli interessi nazionali degli Usa”.

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