Condoleezza Rice: la minaccia della cyberwarfare è in crescita, bisogna agire prima che sia tardi. I paesi si stanno facendo più aggressivi e capaci
La minaccia della cyber warfare è in crescita e bisogna prestare particolare attenzione prima che sia troppo tardi. Ne è convinta l’ex segretario di Usa Condoleezza Rice, intervenuta al convegno Citrix Synergy 2018. L’alto funzionario statunitense a riguardo ha sottolineato che “sia le persone sia in particolare i paesi si stanno facendo più aggressivi. Stanno diventando più capaci”. Sui recenti casi di cyber attacchi da parte di attori nazionali, il fidato consigliere del presidente George W. Bush ricorda che “nessuno pensava fosse dietro l’angolo il fatto che la Russia usasse bot per creare il caos nella politica americana. Non l’ho prevista io e sono stata una russista per lungo tempo. le persone stanno trovando modi sempre più innovativi e creativi per usare in modo malevolo il cyberspazio”. Di conseguenza ha proposto tre ricette per contrastare i pericoli di questo tipo.
Le 3 ricette dell’ex segretario di Stato Usa contro i pericoli della guerriglia informatica
Per Condoleezza Rice servono tre passaggi fondamentali per contrastare la cyber warfare in maniera efficace. Innanzitutto c’è bisogno di una migliore cooperazione tra il settore privato il governo. Inoltre, è necessario incrementare gli sforzi per ottenere alcune competenze in ambito sicurezza informatica. Infine, è imperativo educare le persone che, quando si tratta di questioni cyber, possono essere veramente stupide. Sul primo versante occorre rivedere alcune strutture, come la Sicurezza Nazionale (HS), diventata difficile da usare come interfaccia. In questo contesto, inoltre, i leaks di Edward Snowden hanno davvero eroso ogni fiducia tra il settore privato e il governo. Sul secondo, le aziende dovrebbero usare meglio i loro specialisti e gli esperti. Per l’ex segretario di Stato Usa, infatti, è l’essere umano il vero problema.
Rice: La tecnologia è neutrale. Gli esseri umani non possono resistere dal fare cose davvero stupide in ambito cyber. Lo conferma un test fatto da un’agenzia d’intelligence statunitense
Condoleezza Rice, per far capire quanto possano essere pericolose le persone – anche le più preparate – quando si tratta di questioni cyber ha ricordato un esempio. Tempo fa un’agenzia d’intelligence Usa ha effettuato un test. Ha lasciato una chiavetta USB nel parcheggio. Un’elevata percentuale di dipendenti dell’agenzia l’ha prelevata e inserita nei propri computer. Per l’ex segretario di Stato, “gli esseri umani non possono resistere dal fare cose che sono davvero stupide da un punto di vista cibernetico”. Infine, ha ricordato che la crescente minaccia della cyber warfare non è colpa della tecnologia. Ma dell’uomo. “La tecnologia non è buona o cattiva, è neutrale –ha concluso -. La domanda è come viene applicata”.