Il Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio, e l’università di Catania hanno firmato una collaborazione triennale per «iniziative riguardanti attività di ricerca scientifica, didattiche e di formazione nell’ambito di aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale».
Potranno riguardare attività di formazione, anche congiunta, collaborazioni per studi e ricerche su temi di interesse, partecipazione a programmi e progetti di ricerca nazionali ed internazionali, l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari funzionali alla promozione e diffusione della cultura della sicurezza. A firmare il documento sono stati il direttore generale del Dis Alessandro Pansa ed il rettore Francesco Basile. Pansa e Basile hanno poi preso parte ad un incontro con gli studenti nell’ambito del roadshow “intelligence live”, promosso dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica nei principali atenei italiani. Tra i temi trattati quello dei flussi migratori in relazione alla sicurezza nazionale e nuove sfide della cybersecurity.
«La sicurezza nazionale – ha detto Pansa – è lo strumento che opera sulla linea più avanzata per la difesa della democrazia. E per essere pienamente efficiente ed accrescere le proprie capacita analitiche e previsionali ha bisogno di mettere a servizio dello Stato anche il meglio che viene elaborato e presentato dal mondo della ricerca. Rientra in questa logica – ha spiegato – l’obiettivo che l’università di Catania ed il Comparto intelligence si sono dati. Al contempo vogliamo scommettere su giovani universitari d’eccellenza, e tecnicamente preparati, con in forte sensi di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni ed allo Stato, che abbiano molta passione nell’affrontare nuove sfide, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche culturale».
«E’ la mission in materia di reclutamento avviata già da qualche anno dall’intelligence italiana, che sta portando – ha ricordato Pansa – ad investimenti sempre crescenti in capitale umano. Proprio in questi giorni , e fino all’8 marzo, ad esempio – ha concluso – abbiamo lanciato un avviso di ricerca di nuovo personale, rivolto specificatamente a giovani diplomati e laureati in possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca, monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica».