Per il sottosegretario alla presidenza del consiglio l’approccio del Governo ruota attorno a tre priorità: “Migliorare la resilienza delle infrastrutture digitali, sostenere una maggiore autonomia strategica nello sviluppo delle tecnologie più avanzate, accrescere negli operatori sia pubblici che privati la consapevolezza del rischio cyber e delle misure di contrasto da adottare”.
“La crescente instabilità geopolitica globale ha trasformato la cybersicurezza da una questione di resilienza a una questione di sicurezza nazionale. Questo salto di qualità nella minaccia richiede una strategia di contrasto più articolata. Una strategia che sia capace non solo di prevenire i singoli incidenti ma anche di ridurre al minimo le vulnerabilità di carattere sistemico”.
E’ quanto ribadito dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano intervenuto al ‘Cybertech Europe 2024’.
“L’approccio del governo ruota attorno a tre priorità: migliorare la resilienza delle infrastrutture digitali, sostenere una maggiore autonomia strategica nello sviluppo delle tecnologie più avanzate, accrescere negli operatori sia pubblici che privati la consapevolezza del rischio cyber e delle misure di contrasto da adottare”, ha continuato.
Mantovano: “Criminal hacker spesso sono legati a Governi ostili”
“Spesso gli autori di simili attacchi sono ancora criminali che cercano profitto dai riscatti per i dati criptati o dalla vendita nel dark web di dati sensibili vi è pero un crescente numero di hacker che presentano legami diretti e indiretti con Governi di altre nazioni o comunque con gruppi che si muovono nell’agone geopolitico”.
Mantovano nel suo intervento ha anche ricordato che “assistiamo negli ultimi anni a un fenomeno diverso e più preoccupante: la crescente digitalizzazione delle nostre vite fornisce agli attacchi cyber la base per causare, fuori dai campi di battaglia, effetti analoghi a quelli un tempo realizzabili solo attraverso azioni militari estremamente costose”.
Mantovano: “Serve sviluppare una crescita nazionale e industriale”
“L’autonomia strategica si costruisce anche stimolando la crescita dell’industria nazionale nelle tecnologie più avanzate in particolare la stessa Intelligenza artificiale. Pur essendo le nostre aziende grandi utilizzatrici di tecnologie avanzate anche basate sulla Ia, non le sviluppiamo in proprio nella stessa misura e questo è un problema perché rende l’Italia eccessivamente dipendente dall’estero”, ha aggiunto.
“Per quanto ben costruita possa essere una strategia nazionale ,a volte basta un click improvvido per vanificare gli sforzi di mesi e di anni aprendo agli hacker porte sensibili”, ha concluso Mantovano spiegando che “anche nell’era digitale il fattore umano è insostituibile”.