Micucci (One Identity): “Identity Security nuovo “perimetro” da proteggere”

Massimiliano Micucci, Regional Director for Italy, One Identity: L’identità digitale di dipendenti, clienti, partner commerciali e identità non umane (come app e dispositivi) è diventata il principale bersaglio degli attacchi informatici, come i ransomware”.

“Anche quest’anno abbiamo deciso di investire nella partecipazione al Cybertech EU. E’ una straordinaria occasione per entrare in contatto con un numero grande di clienti e partner, per confrontarsi sulle principali tematiche in ambito e per raccontare il nostro punto di vista sulla disciplina dell’Identity Security, nella quale siamo operatore leader di mercato“, ha dichiarato. Massimiliano Micucci, Regional Director for Italy, One Identity.

“Negli ultimi anni, l’Identity Security ha assunto un’importanza centrale nelle strategie di sicurezza informatica, soprattutto dopo la pandemia. Negli ultimi 20 anni, l’attenzione è passata dalla Network Security all’Endpoint Security, fino all’Identity Security, che oggi è considerata il nuovo “perimetro” da proteggere. L’identità digitale di dipendenti, clienti, partner commerciali e identità non umane (come app e dispositivi) è diventata il principale bersaglio degli attacchi informatici, come i ransomware”, ha aggiunto.

“Questa disciplina, nota anche come IAM, ha evoluto il suo ruolo da mera amministrazione delle identità a strumento chiave di sicurezza, dando vita a diverse sotto-discipline. Il mercato sta ora convergendo verso piattaforme omnicomprensive, in grado di unificare questi diversi approcci. Le organizzazioni, indipendentemente dal settore e dalle dimensioni, stanno aumentando gli investimenti in Identity Security, con previsioni di crescita a doppia cifra”, ha spiegato Micucci.

“One Identity è stata pioniera in questo campo, offrendo una piattaforma unificata per la sicurezza delle identità che copre l’intera filiera, inclusi casi specifici come il PAG (Privileged Access Governance). Questo approccio integra l’IGA (Identity Governance and Administration) con il PAM (Privileged Access Management) per proteggere gli account con privilegi elevati, i più ambiti dai criminali informatici. Anche i concorrenti stanno adottando strategie simili, spesso attraverso acquisizioni, confermando la validità dell’approccio di One Identity. Al Cybertech ci confronteremo con la comunità estesa dei professionisti della cybersecurity, raccontando loro come la nostra piattaforma unificata sta evolvendo per essere sempre più adeguata alla sfida di mettere in protezione in maniera efficiente le identità digitali di clienti, partner, cittadini, applicazioni ed più in generale entità non umane”, ha concluso.

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