Al mondo esistono poco più di 8 miliardi di dispositivi con connessione Bluetooth, di questi circa 5 miliardi possono essere infettati dal malware BlueBorne
Sono circa 5 miliardi i dispositivi Bluetooth a rischio attacco informatico. Numeri esorbitanti che hanno creato allarmismo tra gli utenti. Secondo diverse società specializzate in sicurezza informatica, infatti, una falla sui sistemi di connessione Bluetooth garantirebbe l’accesso ai cyber criminali.
Qualcuno potrà pensare: “figurati se il mio computer o il mio telefono hanno questi problemi a livello di Bluetooth”. Questo però è l’atteggiamento più sbagliato possibile. Al mondo infatti esistono circa 8 miliardi e mezzo di dispositivi con connessione Bluetooth. In pratica più della metà di questi strumenti è a rischio attacco hacker. La falla che consente ai pirati informatici di prendere possesso di un tablet, un telefono, un computer, ma anche di una cassa wireless e di praticamente qualsiasi altro dispositivo dotato di tecnologia Bluetooth, è stato chiamato BlueBorne. È una falla molto pericolosa perché permette all’hacker di entrare in un dispositivo senza che l’utente faccia nulla e soprattutto non permette alla persona infettata di accorgersi del pericolo.
Come agisce BlueBorne
Per essere infettati basta attivare il Bluetooth. E una volta che un dispositivo è stato infettato il malware può essere diffuso ad altri dispositivi nelle vicinanze, basta che questi abbiano attivo il Bluetooth. Secondo i ricercatori di sicurezza informatica questa minaccia è altamente virale e se i produttori non porranno rimedio a breve tutti i dispositivi Bluetooth saranno infettati da BlueBorne. I ricercatori della società di sicurezza informatica Armis Labs hanno notato che i dispositivi infetti vengono utilizzati per alimentare delle botnet. Inoltre, non è escluso un legame tra BlueBorne e la diffusione globale di WannaCry. Il malware è una combinazione di otto diversi attacchi informatici zero-day e questo rende BlueBorne molto difficile da prevedere e da fermare. Sia Google che Apple, e anche Microsoft, però hanno rilasciato una patch di sicurezza che dovrebbe porre rimedio a questa vulnerabilità. Anche se in casa Android il problema persiste visto che oltre 180 milioni di dispositivi ancora non hanno ricevuto l’aggiornamento. E secondo Armis Labs alla fine circa 2 miliardi di dispositivi in tutto il mondo non verranno protetti dai pericoli di BleuBorne.