Quest’anno saranno 33 i miliardi di dollari che le compagnie aeree spenderanno in It per garantirsi un buon livello di cyber security e servizi cloud. La stima è di Sita, che ha pubblicato i risultati del suo ultimo report sul trasporto aereo.
In particolare i vettori spenderanno 24,3 miliardi di dollari, pari al 3,3% dei ricavi stimati nell’anno, mentre gli aeroporti investiranno il 5,5% dei ricavi, percentuale che tradotta in cifre significa qualcosa come 8,43 miliardi di dollari. Guardando alle prospettive per il 2018, oltre il 70% delle compagnie aeree e l’88% degli aeroporti si aspetta che gli investimenti in It possano aumentare o rimanere allo stesso livello di oggi.
Al primo posto la sicurezza informatica
Un dato, però, è certo: la priorità numero uno per i vettori e gli scali è la sicurezza informatica. “L’industria del trasporto aereo, alle prese con la trasformazione digitale – spiega Ilya Gutlin, presidente Air Travel Solutions di Sita -, sta focalizzando l’attenzione su tre obiettivi: proteggere business e passeggeri dagli attacchi informatici; ricercare sempre maggiore efficienza grazie ai servizi cloud, che consentono al contempo un contenimento dei costi; migliorare l’esperienza di chi vola, offrendo opzioni self-service ai passeggeri, che apprezzano indipendenza ed efficienza”.
Servizi cloud e opzioni self-service per i passeggeri
Il 95% delle compagnie aeree e il 96% degli aeroporti nei prossimi tre anni investirà in importanti programmi di sicurezza informatica o in ricerca e sviluppo in questa direzione. Altra priorità sono i servizi cloud, in cui nei prossimi tre anni investiranno il 95% delle compagnie e l’85% degli aeroporti: un dato che conferma la crescita di tali soluzioni, rilevata da Sita sin dal 2015. Terza area chiave per gli investimenti sono le opzioni self-service offerte ai passeggeri.