Millennials e cybersecurity, quanto sono interessati?

I Millennials – la fascia demografica che comprende i nati tra il 1980 e il 2000 – sono ancora poco interessati a una carriera nel settore della cyber security. Secondo i ricercatori di Eset, diversi professionisti esperti di sicurezza stanno raggiungendo l’età pensionabile, ma molti degli studenti di oggi trovano più appetibile creare la tecnologia del futuro piuttosto che proteggere quella attuale.

Eppure, spiega una nota della compagnia, le statistiche dimostrano che la domanda di professionisti della cyber security sta crescendo 3,5 volte più velocemente rispetto al mercato del lavoro IT e 12 volte più velocemente rispetto al mercato complessivo del lavoro.Secondo un recente studio del Centro per la Sicurezza Informatica e l’Educazione (Cce), il vuoto lasciato dai pensionati verrà colmato da una forza lavoro nella sicurezza informatica estremamente più diversificata rispetto a quella attuale, sia dal punto di vista della provenienza sia del genere; infatti il 78% dei baby boomer (i nati tra il 1945 e il 1964) attualmente impegnati nel settore è Caucasico, mentre per i Millennials questa percentuale scende al 65%.

L’introduzione di giovani leve potrebbe aiutare inoltre a bilanciare la tendenza sul genere, considerato che fino al 2015 le donne hanno occupato solo una posizione su 10 nel settore della sicurezza informatica ma che queste rappresentano attualmente più della metà della popolazione e dell’attuale forza lavoro.Come sarà composto il settore nel futuro ancora non è chiaro. Ma il report citato pone in evidenza che il 37% dei giovani adulti oggi considera più appetibile una carriera nella sicurezza informatica rispetto a un anno fa. E così, seppure sia acclarata l’esistenza di un significativo gap nelle competenze in materia di sicurezza informatica, l’entusiasmo e l’interesse per questo settore in continua crescita sono in deciso aumento.

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