Il governo si impegna ad introdurre un sistema di premialità per le aziende che operano nella cybersecurity, attraverso una riduzione del carico fiscale sulla retribuzione dei dipendenti ad alta specializzazione tecnica, e di prevedere un sistema premiale per lo sviluppo di tecnologie proprietarie. Nulla di concreto ad oggi. Ma è un importante avanzamento culturale.
La Camera dei Deputati ha approvato ieri, 12 luglio, un ordine del giorno del gruppo parlamentare Noi Moderati, a firma Pino Bicchielli e Alessandro Colucci, che impegna il Governo ad introdurre un sistema di premialità per le aziende che operano nella cybersecurity, attraverso una riduzione del carico fiscale sulla retribuzione dei dipendenti ad alta specializzazione tecnica, e di prevedere un sistema premiale per lo sviluppo di tecnologie proprietarie, nonché per l’acquisto di soluzioni atte a rispondere con successo alle direttive europee in materia.
“In Italia si stimano circa 90 attacchi informatici al mese a danno di cittadini, imprese e pubblica amministrazione – hanno dichiarato Bicchielli e Colucci -. Il 25% delle aziende italiane ha dovuto investire almeno 500.000 euro dopo un attacco informatico per riuscire a riprendere il controllo della propria attività. L’Italia ha deciso di investire maggiormente in cybersicurezza, con un investimento nel 2022 di 1,855 miliardi di euro, con un aumento del 18% degli investimenti rispetto al 2021. Al 2020 le aziende iscritte al Registro delle imprese, nel settore della sicurezza informatica erano 1861, di cui il 65% con meno di 10 dipendenti”.
La proposta era già stata ipotizzata nel 2021 dall’ex Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè di FI nel precedente esecutivo.
“Vorrei lanciare una proposta che guardi in maniera virtuosa a quella partnership pubblico-privato che vogliamo valorizzare per la sicurezza nazionale del nostro Paese” – aveva dichiarato Mulè. “Ipotizzare sgravi fiscali per le imprese che investono e producono nel settore della sicurezza informatica può essere una leva non solo economica ma di sicurezza, che permetta all’Italia di guardare al domani senza timore”.