Il monito è contenuto nel position paper “Digital Transformation: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese”, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Elettronica e presentato oggi in un convegno a Roma. Per alcuni segmenti in rapida evoluzione e dinamismo bisogna allocare le risorse e gli investimenti in modo efficace ed efficiente”.
L’IMPORTANZA DELLA CYBERSECURITY “La mole di connessioni e trasmissione di informazioni – sottolinea lo studio – richiederà tecnologie, processi, prodotti e standard per proteggere dispositivi, collegamenti e dati (ad esempio, proprietà intellettuale, dati personali relativi a dipendenti e/o clienti, accordi di riservatezza, password di conti correnti e carte di credito, infrastrutture critiche, eccetera) e tutelare la privacy di privati e aziende”. In questo scenario, “la Cybersecurity”, si rileva ancora, “è un ambito che attraversa trasversalmente tutte le altre tecnologie della Rivoluzione 4.0 e diventa parte integrante di qualsiasi scelta, sistema o soluzione che si voglia adottare. Di fatto, il progressivo sviluppo di nuove tecnologie determina una maggiore esigenza di sicurezza e stimola l’introduzione e il rinnovo di regole e policy a tutela della privacy e sicurezza non solo dei sistemi informatici ma anche delle persone”.
COME MINIMIZZARE IL RISCHIO CYBER Per “minimizzare i rischi connessi alla sicurezza informatica”, rimarca il rapporto di The European House-Ambrosetti in collaborazione con Elettronica, “occorre individuare i requisiti di architettura di sistema e tecnologici che consentono di massimizzare la Cybersecurity e le logiche da seguire per regolare la materia della proprietà dei dati e delle infrastrutture critiche dei diversi Paesi”.
LE GUERRE CIBERNETICHE In particolare, si aggiunge, “competenze e adeguata formazione sulla Cybersecurity rivestono un ruolo strategico nel settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, nell’ambito del quale le guerre cibernetiche (Cyberwarfare) stanno diventando un’arma a disposizione di tutti i Paesi e anche di singole organizzazioni”. La Cyberwarfare, soprattutto, “implica un riassetto organizzativo radicale dell’industria della difesa in quanto, le tradizionali strutture gerarchiche devono essere sostituite da sistemi a rete, caratterizzati da: ridotta consistenza numerica; elevato livello di supporto tecnologico; efficacia e velocità di intervento”.
L’INDUSTRIA DELLA DIFESA Per quanto riguarda più specificamente – si legge ancora nel report – l’Industria della Difesa nel suo complesso, nonostante la perdita di competitività a livello europeo e globale, essa resta uno dei settori italiani piu’ competitivi. Tuttavia, rispetto ad altri Paesi europei, l’Industria della Difesa nazionale presenta delle caratteristiche che ne limitano il potenziale di contribuzione: i principali Paesi europei (in particolare Francia, Germania e Inghilterra) mantengono piena autonomia e una capacita’ diffusa di competenze in ambito Difesa e Sicurezza per tutte le componenti strategiche nelle quali si colloca quella Cyber.
IL MODELLO DI IMPRESA 4.0 Se si guarda invece al nuovo modello di Impresa 4.0, evidenzia il rapporto, “si riducono drasticamente i tempi di sviluppo e di produzione e i prodotti e i servizi sono in grado di connettersi tra loro e adattarsi completamente alle esigenze dei singoli utenti. Ad un generale innalzamento del livello di competenza e pervasività tecnologica deve corrispondere un maggiore bilanciamento tra le competenze da mantenere nell’ambito delle Difesa e in ambito industriale. L’Impresa 4.0”, sottolinea lo studio, “sfruttando la digitalizzazione pervasiva, cambia completamente i propri paradigmi e fa della velocità, flessibilita’ e adattamento leve di crescita fondamentali”. Tra le tecnologie che abilitano l’Impresa 4.0 c’è anche la Cybersecurity.
LA FORMAZIONE Grande importanza per il successo della transizione 4.0, si dice infine, “dipenderà anche dalla creazione di un sistema dell’istruzione e formazione piu’ moderno e di percorsi universitari e formativi volti a creare nuove figure professionali, più coerenti con le esigenze del mondo del lavoro di oggi”, tra le quali i “Cybersecurity Specialist”.