Il discorso sullo stato dell’Unione 2021 della presidente Ursula von der Leyen: “Abbiamo bisogno di una politica europea della ciberdifesa, compresa una legislazione su norme comuni nel quadro di una nuova legge europea sulla ciber-resilienza”
L’Unione europea punta alla sovranità tecnologica anche nella cyber defence. L’obiettivo è stato indicato dalla presidente della Commissione europea nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2021.
“Non si può parlare di difesa senza parlare di cibernetica. Se tutto è collegato, tutto può essere piratato”, Ursula von der Leyen sa bene che non esiste il “rischio zero” per questo motivo sprona gli Stati membri, Parlamento e Commissione ad “unire le nostre forze. E non dovremmo limitarci ad affrontare le minacce informatiche, ma dovremmo cercare anche di conquistare un posto di primo piano nella cibersicurezza”.
In che modo?
La presidente della Commissione europea ha indicato anche la strada.
“L’Europa”, ha detto, “dovrebbe essere il luogo in cui si sviluppano gli strumenti di ciberdifesa. Perciò abbiamo bisogno di una politica europea della ciberdifesa, compresa una legislazione su norme comuni nel quadro di una nuova legge europea sulla ciberresilienza”.
Come giungere al nuovo European Cyber Resilience Act?
Il primo passo, ha affermato von der Leyen, è una valutazione comune delle minacce con cui dobbiamo confrontarci e un approccio comune per affrontarle. La futura “bussola strategica” è una parte cruciale di questa discussione.
Così ha annunciato il vertice sulla difesa europea.
“Dobbiamo decidere come sfruttare tutte le possibilità già previste dal trattato. Per questo, durante la presidenza francese, convocherò con il presidente Macron un vertice sulla difesa europea”, ha affermato la presidente della Commissione Ue.
“L’esenzione dall’IVA per l’acquisto di materiale di difesa sviluppato e prodotto in Europa?”
Infine, per favorire punta alla sovranità tecnologica anche nella cyber defence, Ursula von der Leyen ha lanciato anche la proposta di “prendere in considerazione l’esenzione dall’IVA per l’acquisto di materiale di difesa sviluppato e prodotto in Europa”.
Sarebbe la prima azione da compiere per ridurrebbe l’attuale dipendenza dell’Europa dalle società extra Ue che sviluppano strumenti di cyber defence.
Occorre una politica e una strategia europea sulla cyber security con tecnologie, norme e valori condivisi dagli Stati membri.
La cyber war non si vince da soli.
Per approfondire:
Il discorso sullo stato dell’Unione 2021 della Presidente von der Leyen