Gli Usa hanno indicato ufficialmente per la prima volta l’Svr, la Cia russa, come responsabile del cyber attacco SolarWinds, e hanno annunciato sanzioni contro Mosca e l‘espulsione di 10 diplomatici russi in risposta alle interferenze elettorali del 2020.
Gli Stati Uniti hanno imposto una nuova serie di sanzioni alla Russia in risposta alle presunte interferenze nelle elezioni statunitensi del 2020 e al grave attacco di cyber attacco SolarWinds, che ha toccato praticamente ogni organo governativo, attacco che l’Intelligence a stelle e strisce ha ricollegato immediatamente agli agenti segreti di Vladimir Putin.
La Casa Bianca ha quindi multato 32 imprese e individui, ha espulso 10 diplomatici e, dal 14 giugno, proibirà l’acquisto dei titoli di debito russi. L’amministrazione Biden ha precisato che altre sanzioni potrebbero seguire.
Per gli Usa e la Nato “tutte le evidenze disponibili indicano la responsabilità della Federazione Russa per l‘hackeraggio subito da SolarWinds“, l‘azienda It americana che serve anche il governo Usa i cui sistemi sono stati infiltrati per mesi a partire dal 2020.
“L‘Unione europea e i suoi Stati membri esprimono la loro solidarietà agli Stati Uniti per l‘impatto di attività informatiche dannose, in particolare l‘operazione informatica SolarWinds, che, secondo gli Stati Uniti, è stata condotta dalla Federazione Russa“, scrive in una nota l‘Alto rappresentante dell‘Ue per la politica estera, Joseph Borrell. “Sono stati colpiti governi e imprese in tutto il mondo, compresi gli Stati membri dell‘Ue. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri partner per il numero crescente di attività informatiche dannose e siamo particolarmente allarmati dal recente aumento delle attività che interessano la sicurezza e l‘integrità dei prodotti e servizi delle tecnologie dell‘informazione e della comunicazione, che potrebbero avere effetti sistemici e causare danni significativi alla nostra società, sicurezza ed economia.
In tutta risposta la Russia risponderà all’espulsione dei suoi diplomatici dagli Stati Uniti, imposta dalla Casa Bianca.